Un podcast antropologico unico nel suo genere
CRISTINA CASSESE
Un podcast antropologico unico nel suo genere
CRISTINA CASSESE
Dai Pascoli dolomitici alla pianura nelle province di Treviso, Padova e Venezia.
Questa è l’area geografica nella quale si muovono i pastori veneti dediti al pascolo vagante. Le terre alte sono sfruttate durante la stagione estiva ma con i primi freddi Alice e Fabio, aiutati da un pastore africano, portano le 1000 pecore del loro gregge verso climi meno rigidi. Per tutto l’inverno e fino al mese di maggio dell’anno successivo, vivono in un caravan da veri e propri nomadi, spostandosi quotidianamente tra campagne e villaggi alla ricerca di residui dei raccolti nei campi a riposo e tentando di ricavare spazi tra genti che spesso non li vogliono veder passare. Alice e Fabio, da un anno hanno avuto un figlio Martin e la loro vita nomade si è arricchita di una nuova esperienza con ulteriori sfide da affrontare.
testo di Elena Dak – foto di Marco Trovato
Visita agli stupefacenti laghi dell’Erg di Ubari, nel profondo sud della Libia
Nel cuore del Fezzan, tra dune spettacolari, i sogni diventano realtà. Come oasi da cartolina, dalle sabbie incandescenti affiorano venti laghi perenni, verdi come smeraldi, circondati dalle palme. Un tempo erano la meta più ambita dai turisti sahariani. Oggi restano uno straordinario prodigio della natura.
Vivere senza spreco, eccesso o ridondanza, circondati da pochi oggetti utili, belli e carichi di senso. In tema di abitare, abbiamo molto da imparare dai nomadi
testo di Elena Dak
L’estensione del concetto del nomadismo applicata a qualunque contesto professionale, umano, sociale è stantia e abusata. Ma soprattutto non ha nulla ha a che fare con la lezione del nomade, cioè del pastore che si vota al cammino. La sua migrazione, transumanza e tutte le possibili modalità intermedie di cammino sono dettate da uno scopo preciso: trovare e sfruttare le scarse risorse, erba e acqua, sparpagliate in un territorio vastissimo …
Un piccolo popolo della Mauritania costretto a cambiare stile di vita per sopravvivere.
testo di Elena Dak – foto di John Wessels / Afp
Photos by Bruno Zanzottera – 01/10/2020
rivista: Rythm Monthly
Un progetto dell’Associazione SassiScritti APS
Un’esperienza straordinaria, all’aperto, tra le colline dell’Appennino tosco emiliano, tra boschi, laghi, pievi, castagneti secolari e radure nei comuni di Castiglione dei Pepoli e Camugnano (Bo).Occasione per un esperimento emotivo e intellettuale nato dal mescolamento di 6 vite:
Cristina Donà (musicista); Fabio Franzin (poeta); Sualzo (fumettista e illustratore); Silvia Vecchini (poetessa); Peppe Voltarelli (musicista);Elena Dak (antropologa del nomadismo).
C’è una poesia di Ida Travi, amica e storica ospite di passate edizioni del festival, che si conclude con quattro misteriosi versi che dicono: “Saliremo sul monte/ la neve sopra di noi / l’asino sotto di noi / e intorno le volpi / gli angeli, gli spiriti, i villaggi”.
PAROLE E IMMAGINI SUI RABARI, PASTORI NOMADI DELL’INDIA
Conferenza sui Rabari dell’India presso antica Camparia di Favignana
27 agosto 2020
Sembra un luogo desolato e invivibile. Ma l’apparenza inganna. Nel cuore del Namib si scovano incredibili gemme di vita, piante e animali che si sono adattati alle condizioni più estreme. Non resta che avventurarsi sulle immense dune che si tuffano nell’oceano.
testo di Elena Dak – foto di Eric Le Go / Onlyworld.net
Lungo piste che ora fiancheggiano strade, traffico e fabbriche, i pastori nomadi Rabari mantengono il loro stile di vita, alla ricerca di pascoli e sfidando la modernità.
Foto di Bruno Zanzottera. Testi di Elena Dak
ABSTRACT
The essay intends to examine the most recent reportage written by travel writer Elena Dak, published by Corbaccio in 2016, dedicated to Peulh Wodaabe nomads, better known as Bororo. The experience of nomadism, firmly rejecting a ‘touristic’ idea of visit, is experienced and narrated by a woman’s voice as an exception that can facilitate the contact with the customs and traditions of a migrant culture, featured by ritual traditions, social practices and dances of extraordinary significance.
Guida di viaggi, esploratrice di luoghi remoti, ricercatrice esperta in antropologia e scrittrice, Elena Dak ha capito, durante una spedizione in Niger, cosa avrebbe fatto, da quel momento in poi, nella sua vita: seguire le orme dei popoli nomadi, mettersi in cammino con loro, guardare gli stessi orizzonti per potere comprendere e poi raccontare le vite di quelle comunità che abitano nicchie ecologiche particolarmente svantaggiate e che, per sopravvivere, devono spostarsi.
Interview: Marta Trucco